di Americo Tangredi
TRASACCO – “Il sangue dei martiri è il seme dei cristiani” scriveva Tertulliano nell’Apologetico: da questo seme è cresciuto l’albero della fede di cui i santi ne sono i frutti. In questo articolo parleremo proprio di uno di questi meravigliosi frutti, un santo e vescovo molto amato e venerato nella cittadina di Trasacco: San Rufino.
Il culto del santo vescovo Rufino martire unisce spiritualmente due comunità Trasacco ed Assisi creando un ponte di fede e devozione. Ma chi era realmente questo vescovo? Non sappiamo la data della sua nascita sulla terra ma sappiamo il luogo, Amasya nel Ponto – odierna Turchia -. Negli anni della permanenza nella sua terra natale scoppiò una violenta persecuzione anti cristiana dovuta alla conversione del proconsole Andrea. Rufino e suo figlio Cesidio – che divenne santo patrono di Trasacco – decisero di scappare da li. Trovarono rifugio nel cuore della terra Marsicana, in una cittadina dal nome di Transaquas – l’odierna Trasacco -. Scrive il noto vescovo marsicano Muzio Febonio: «Si misero perciò in via e dopo avere per alcun tempo camminato, si condussero in Italia e vagando per esse un pezzo, predicando la fede di Gesù nostro Signore, pervennero nella regione dei Marsi (che è ben due giornate lontane da Roma)».
Padre e figlio crearono una piccola comunità cristiana nel cuore di Transaquas e dopo il ministero di San Marco Galileo – primo vescovo dei Marsi – Rufino ne divenne il secondo vescovo. Ma il suo amore per Cristo lo spinse ad andare a largo! Si mise in cammino ed approdò ad Assisi. Nella cittadina umbra creò la prima comunità cristiana e ne divenne il primo vescovo. Qui trovò anche il martirio ad opera del proconsole Aspasio dopo varie dolorose e crudeli torture. Il modo in cui venne martirizzato ci viene riportato da Muzio Febonio: «E gli fu riposto che con un macigno al collo l’avesse fatto precipitare in un fiume: e così fu eseguito e nel più profondo delle acque rese felicemente l’anima a Dio il giorno undici di Agosto».
Il vescovo Rufino e Tommaso da Celano legano saldamente i percorsi di fede delle comunità della Marsica con Assisi città di San Francesco.