AVEZZANO – Ogni volta che si debba impostare un discorso su come e dove organizzare una mostra di pittura ad Avezzano si ripresenta il problema! Un tempo c’erano almeno 5-6 gallerie d’arte: dal famoso e maestoso CIC, che stava su Via Nazario Sauro, al Tetto su Via Marconi, al Pentagono di Corso della Libertà e anche c’era la Pro Loco di Via Corradini che è stata la galleria più longeva.
Dopo la scomparsa di questi luoghi storici s’è vivacchiato fra il Museo Civico sotto il Comune (ci fu una mostra dell’UNUCI), le Scuole Fermi e Corradini (diverse mostre, forse più di trenta, nelle palestre e in estate o alle feste pasquali e natalizie – tra le più significative le mostre di Rita Monaco e dei suoi Allievi, Gianna Danese e un gruppo di pittori vario), mentre ora e più recentemente si è finiti all’Aia dei Musei, al Castello Orsini con la mostra su Toccotelli ed alcune altre selezioni. C’è poi una piccola galleria di fianco al Castello, il Vieniviaconme di Via Colaneri e poi, recentissimamente, l’ex-Montessori con alcune mostre i pittura e fotografia. Il Palazzo Torlonia ha ospitato le mostre estive della Pro-Loco insieme al Granaio, così come era accaduto in passato con la Mostra del Lago e con alcune altre grosse mostre di pittura, compreso un “I remember” destinato al Premio “Avezzano”. Per finire e di recente, la Clinica Di Lorenzo è stata sede di una mostra semi-permanente.
In passato il Premio Avezzano era stato ospitato dal Liceo Classico, dall’attuale sede del Giudice di Pace così come la Scuola Corradini aveva ospitato la Mostra di Arte Sacra del CREAS. Il foyer del Teatro dei Marsi ha ospitato Marsarte e offre la visibilità di alcune opere di Pasquale Di Fabio. La Pinacoteca è temporaneamente, per così dire, attestata al Castello Orsini. I locali sotto la Cattedrale dei Marsi hanno ospitato mostre di pittura e di fotografia (l’ultima di questo tipo nel 1989 e nel 1990 mentre per la pittura ci sono state le due manifestazioni del 2016 e 2017) e l’Auditorium di Via dei Cavalieri di Vittorio Veneto ha fatto in passato ciò che ha potuto. Ma in sostanza si tratta di spazi più o meno recuperati ad un uso non specifico e soprattutto non organizzati per il tipo di uso al quale sono stati recuperati. Di recente, grazie al censimento operato dalla Pro Loco è stata riscontrata la presenza di oltre 100 pittori locali, tra i quali almeno una decina sono, per così dire, “classificati” con una rilevanza anche nazionale ed oltre.
Sono quasi passate inosservate per il grande pubblico le manifestazioni organizzate al Liceo Artistico o al Liceo Classico con il concorso-premio “Vincenzo Bellisario”, i vari Open Day e la rassegna “Artesia” che hanno coinvolto i Ragazzi dell’Artistico, oppure la personale antologica dedicata al Maestro Oronzo Tripoli qualche anno prima della scomparsa (Liceo Classico di Avezzano nel 2015). Recentemente, all’Aia dei Musei, la personale dedicata a Dante De Santis ed alcune mostre al Ristorante “Mammarossa” possono aver completato il quadro generale. Sicuramente, esistono realtà che cercano di mantenere il discorso che un tempo era portato avanti dal GAM, ma gli spazi espositivi sono abbastanza assenti e, quindi, è assai difficile portare avanti un discorso serio di cultura pittorica nella Città.
Sostanzialmente si è in attesa del grande ritorno del Premio Avezzano, per il quale esiste un Comitato per così dire “storico” ed uno “ufficiale” portato avanti recentemente dall’Amministrazione Comunale. Il Comitato “storico” persegue una continuità col passato grazie alla possibile pubblicazione di “Una storia del Premio Avezzano” a cura di Giorgio Tempesti che la sta scrivendo da lungo tempo, l’altro invece mira a ricostruire il “Premio” grazie ad un comitato dove son presenti anche dei critici. Esiste un’altra idea, una sorta di “Premio Avezzano Minore”, da portare avanti con i Ragazzi dell’Istituto d’Arte ma è ancora in uno stato fortemente embrionale.
Sicuramente la Pro-Loco, con le manifestazioni legate alla pittura e alla Settimana Marsicana, ha riallacciato i legami fra pubblico e Artisti Locali, ma quel che manca sono spazi, idee e, soprattutto, mostre con curatori, cosa questa che altrove è abbastanza vispa come dimostrano le manifestazioni di “Contemporary Art” di Emanuele Moretti a Tagliacozzo. “Aspettando il Premio Avezzano” sembra ormai una sorta di “Aspettando Godot”! Ma Godot non arriva e potrebbe non arrivare mai… Nel frattempo, la pittura cerca i suoi spazi e li trova solo con grande fatica!
gmdp