di Roberta Placida
AVEZZANO – Sembra che si stia per mettere un punto fermo sulla “questione Arssa”, infatti, come ci fanno sapere dalla presidenza del Consiglio regionale, domani 10 maggio – alle ore 10.30 – nella sala Principe del Palazzo Torlonia di Avezzano, il Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio terrà una Conferenza con la partecipazione della dott.ssa Eliana Marcantonio, Dirigente del Servizio del Patrimonio della Regione Abruzzo. Nel corso della Conferenza stampa verranno illustrati gli Atti, la Convenzione tra la Giunta e il Consiglio Regionale per la gestione provvisoria di Palazzo Torlonia e il regolamento per la disponibilità pubblica, che resteranno in vigore fino all’avvio dei lavori di riqualificazione previsti dal Masterplan per l’Abruzzo.
Intervengono sulla dibattuta questione anche i consiglieri comunali Di Berardino e Verdecchia che sottolineano, in sostanza, come l’operato del sindaco sia andato nella direzione del depauperamento della città e della Marsica tutta di un bene tanto prezioso sia per il valore storico del complesso, sia per il suo valore socio-culturale. Di seguito il comunicato dei due Consiglieri:
«Il nostro attuale Sindaco, confuso dalla costante crisi della sua amministrazione, è totalmente sconnesso anche sulla gestione del Palazzo Torlonia.
Ricordiamo bene che negli ultimi mesi la sua lotta prioritaria è stata quella di tentare un improprio trasferimento della Caserma dei Vigili Urbani nel Palazzo storico culturale Torlonia, mettendo così alla porta i cittadini e le Associazioni culturali marsicane. Trasferimento scongiurato grazie ai numerosi appelli di illustri personaggi del mondo della cultura e dell’associazionismo, dai comitati di cittadini e dall’intervento della Regione e del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Ultima delle sue numerose insensate e autoritarie trovate quella di inviare una nota alla Regione con la quale dichiarava di non poter sopperire alle spese per il mantenimento del Parco Arssa e quindi di rimettere la gestione alla Regione Abruzzo. E fino qui l’unico peccato quello della cattiva amministrazione e della gestione autoritaria dei beni pubblici della Città. Ma dalle ultime dichiarazioni del Sindaco a mezzo stampa si capisce che ormai i fumi avvelenati del clima di guerra che si respirano in comune hanno offuscato completamente anche l’ultimo briciolo di lucidità rimasta, praticamente tira il sasso, nasconde la mano e dice che la colpa è del compagno di banco.
Considerando il fallimento professionale, amministrativo e morale di questo Sindaco, la Regione e il Consiglio regionale dell’Abruzzo in questi mesi hanno lavorato, facendo un ulteriore sforzo, per sopperire alle necessità gestionali del Palazzo e del Parco Torlonia, operando in sinergia per mantenere questo Polo di grande valore storico-culturale mettendolo completamente a disposizione dei cittadini e delle Associazioni culturali marsicane, scongiurando così la fine desolante al quale era destinato in mano all’attuale amministrazione.
Negli scorsi anni, il lavoro della passata amministrazione, del Presidente del Consiglio regionale Giuseppe di Pangrazio e di alcuni Consiglieri Regionali, hanno reso fruibile il Parco ed il Palazzo ai cittadini di tutto il territorio, facendo così nascere e proliferare eventi culturali ed istituzionali, mostre, rappresentazioni teatrali, concerti, hanno realizzato il Centro Studi Ugo Maria Palanza mirabilmente allestito all’interno del Palazzo e curato il restauro del Casino di Caccia. E tutto questo si potrà ancora apprezzare e beneficiare grazie esclusivamente all’intervento della Regione e del Consiglio regionale dell’Abruzzo.
Quindi Sindaco le consigliamo di dedicarsi meno alla messa in piazza di notizie commedianti e imbarazzanti che ridicolizzano ancora più il suo mandato amministrativo e dedicarsi finalmente alla valorizzazione della Città come ha ben fatto chi l’ha preceduto».
Un comunicato chiaro che non lascia spazio ad interpretazioni, da cui si evince che l’attività amministrativa promossa da Palazzo di Città è nella direzione opposta al tanto decantato e osannato “bene della città” e che la comunicazione ufficiale è quantomeno fuorviante e forse anche un pochino, ma solo un pochino, propagandistica. Ma la campagna elettorale è chiusa da un pezzo, forse il tempo dei proclami è finito, la città vorrebbe vedere fatti concreti, ma purtroppo… troppa acqua sta scorrendo e, purtroppo, si ferma sotto i ponti.